[1] Il secondo tubo si differenzia dal primo per la presenza di una lastrina di vetro (detta anticatodo) che serve per evitare il riscaldamento del fondo del tubo e per la sola rotazione del mulinello.Questi tubi mostrano l’azione meccanica e la fluorescenza della porlvere di mica sulle palette del mulinello da parte dei raggi catodici.[2] Collegati gli elettrodi del tubo cilindrico ad un rocchetto di Ruhmkorff, il fascio catodico attraversa le regione superiore del tubo e agisce sulle palette del mulinello che è libero di rotolare lungo due guide di vetro. L’energia cinetica dei raggi catodici spinge il carrello verso l’anodo.L’inversione della polarità ne arresta il moto e obbliga il mulinello a retrocedere.